28 05 2020 Che dire dei loro sacrifici e sofferenze che sono dietro il successo? Nei documentari “Gaga: Five Foot Two”, “Homecoming” le due pop star Lady Gaga e Beyoncé sono state fotografate dentro squarci di quotidianità senza tralasciare che, essendo travolgenti performer, sono sempre in corsa verso il successo.
Sono entrambi iconiche star che svettano quasi sempre le classifiche mondiali: tra le più premiate in assoluto, dotate di una vocalità estesa e timbricamente intensa al centro di esaltanti ed estenuanti tour dalle scenografie faraoniche e catalizzanti.
Il regista Chris Moukarbel che ha diretto “Gaga Five Foot Two” presentato in anteprima dal Toronto International Film Festival (2017), ha scelto di rappresentare (suscitando curiosità) la cantautrice Stefani Joanne Germanotta su piani contrapposti, che corrono paralleli cioè quello privato e quello pubblico.
In entrambi i casi, Lady Gaga continua ad essere una star anche quando è lontana dal palco: sarà dentro questa inaspettata dimensione pulsante di una certa autenticità, che lo spettatore viene proiettato nello spazio personale della cantante.
Questa bolla emotiva, rivela la fragilità di una donna sfiancata da un sovraccarico di ansia e sofferenza, causata dalla fibromalgia, che la costringe in alcuni periodi all’immobilità: sempre e comunque sostenuta dai suoi collaboratori e dalla sua famiglia, fonte di ispirazione artistica. Il magnifico album “Joanne”, uscito nel 2016, ha segnato una svolta nella carriera della pop star perché, oltre a contenere brani melodici e country, Lady Gaga si esprime in tutta la sua naturalezza dimenticando il suo eccentrico personaggio.
L’album Joanne è un atto di amore alla zia paterna Joanne, morta prematuramente a soli 19 anni: toccanti sono le immagini nelle quali si reca dalla nonna, con gli occhi pieni di emozione per farle ascoltare in anteprima la song dedicata alla figlia.Colme di pathos sono le immagini nelle quali la cantautrice, ormai quasi libera da orpelli barocchi, esprime il suo talento correndo sul filo delle emozioni, avvalendosi di un timbro caldo capace di chiamare a se lo spettatore.
Assumono una nuova valenza le preziose immagini nello studio di registrazione, quando attraverso la sua versatilità, spazia tra generi a lei congeniali esprimendo se stessa , gli amori perduti e la divampante passione musicale al centro della sua esistenza. Lady Gaga è una donna che resiste alla sofferenza, riconfermando il suo spirito camaleontico che ha attraversato stili fashion trasgressivi, per approdare ad una sua naturalezza che sciocca nuovamente i suoi fan.
Mentre il docufilm incede, la prismatica figura di Lady Gaga rivela sfaccettature inedite fino ad arrivare al dietro le quinte del Super Bowl 2017, nel quale, ormai scevra da look barocchi, volteggia conquistando con il suo talento una platea oceanica.
Homecoming (2019), diretto e prodotto dalla stessa Beyonce, è un prodotto originale Netflix distribuito nell’aprile 2019: è stato contemporaneamente affiancato dall’uscita del disco “Homecoming: The Live album”.
Il documentario, di grande impatto, ben ritmato, non descrive solo la preparazione della perfomance della pop star al Coachella Valley Music and Arts Festival 2019, ma le difficoltà da lei vissute nel corso di una gestazione difficile, in vista del prestigio traguardo. Beyonce, da vera guerriera, è tornata subito sul palco dopo la nascita dei due gemelli. , “Pesavo 99 chili il giorno del parto, dice Beyoncé, e continua “Ho sofferto di tossiemia e gestosi, nell’utero il battito cardiaco di uno dei miei bimbi si è fermato un po di volte, perciò ho avuto un cesareo d’urgenza“.
Il corposo documentario è un sincero omaggio alla cultura black, offre un ritratto più approfondito della star, prima donna di colore ad essere protagonista del festival californiano. Di grande fascinazione è la progettazione dello show, condotto dalla stessa popstar con maniacale perfezionismo, mettendo in scena uno spettacolo intriso di tematiche sociali che si intrecciano ad un tripudio di luci e colori sgargianti, capaci di attirare i suoi fan. Tutto il documentario scorre tra le immagini di una grintosissima e sensuale Beyoncé al centro dello show business, con altre nelle quali appare come tenerissima madre che vive con cuore sincero i solidi affetti familiari. Canta nel palco insieme al marito Jay Z ed alla sorella, mentre dietro le quinte l’aspettano i suoi gemelli e la primogenita Blue Ivy. E’ proprio dentro questo lungo itinerario musicale, che emerge la figura di Beyoncè, icona per i giovani, che intravedono nella star una voce per la cultura afroamericana.
“Pesavo 99 chili il giorno del parto, dice Beyoncé, e continua “Ho sofferto di tossiemia e gestosi, nell’utero il battito cardiaco di uno dei miei bimbi si è fermato un po di volte, perciò ho avuto un cesareo d’urgenza“ tratto da documentario “Homecoming”
Paola Olivieri Alfinito