In scena Adriana Asti . di Barbara Pozzoni.

06 11 2025“ In scena  Adriana Asti,  diretto da Barbara Pozzoni, è un corposo ritratto della straordinaria attrice teatrale milanese scomparsa a Roma  il 31 luglio 2025.Fisicamente esile, volto delicato, due grandissimi occhi tristi ed ironici allo stesso tempo, sprigionanti una identità pronta a varcare sempre  inediti  territori artistici. Adriana aveva una fisicità lontana dai canoni delle maggiorate, bilanciata da  un  fascino discreto, sempre  allergico alle convenzioni   che si proiettava dentro insoliti personaggi . La lunga carriera di Asti è stata un susseguirsi di capitoli stimolanti, in quanto affascinata da quelle avanguardie che hanno cambiato il teatro. Sarà proprio durante la tournée americana dell’“Orlando Furioso” (1970) di Luca Ronconi che conosce suo marito Giorgio Ferrara ( fratello di Giuliano Ferrara ). Da questo frizzante sodalizio nasceranno  film ed interessanti rappresentazioni teatrali. Il regista Marco Tullio Giordana che ha diretto  Adriana né “ La meglio gioventù” , ha sempre ammirato dell’attrice, lo  stupore quasi adolescenziale verso nuovi progetti.

“La cosa che mi piace più di Adriana è il suo entusiasmo quasi fanciullesco quel buttarsi nelle imprese ed in nuovi progetti.  dice sorridendo il regista che, attraverso altre dichiarazioni, disegna lati inediti di questa signora del teatro italiano.

 Adriana stessa ricorda che da “piccola sognavo di essere rapita oppure di essere una trovatella” ma dentro questi  desideri, inconcepibili per una bambina, covava una ricerca di libertà che l’hanno condotta a scegliere la dimensione del teatro. Appena diciassettenne ,debutta in teatro con la compagnia del Carrozzone di Fantasio Piccoli , assapora l’agognata indipendenza attraverso una gavetta formativa.

Le porte si aprono velocemente prima con Strehler che la porta al Piccolo con “Arlecchino servitore di due padroni 1952.  Ma è con   il geniale Luchino Visconti che la carriera di Adriana fa un balzo in avanti ,la  ingaggia per interpretare Mary né   il “Il crogiuolo” di Arthur Miller.  Il successo professionale sta arrivando , e al tempo stesso si corrobora una profonda amicizia con il maestro milanese che le offre ruoli in “ Rocco e i suoi fratelli” ( 1960) ed “Ludwig”( 1973).

“ Tu dovrai essere nuda “dice Visconti alla Asti durante le prove di Old Times (1973) di Harold Pinter L’attrice non crede perché non contemplato nel testo, ma Luchino non scherza, allestisce uno spettacolo  dentro un ring al Teatro Argentina. L’attrice entrava in scena nuda con un accappatoio che le cadeva in scena sotto gli occhi del pubblico mentre le incipriavano il seno .Scoppia uno scandalo, Visconti non si scompone e Harold Pinter ne vieta  altre rappresentazioni.

“Dopo si è aperta una offerta di nudità pazzesca” ricorda con Adriana Asti con un pizzico di civetteria ripercorrendo le sue svariate esperienze cinematografiche.

Non solo musa di Visconti ma anche di Bunuel ,De Sica e Bertolucci che la trasformò in una prima donna né “ Prima della rivoluzione” (1964). Frequenta intellettuali del calibro di : Moravia, Gadda  Morante e Pasolini  testimone delle sue brevi  nozze con Fabio Mauri .  “Vado a prendere le sigarette” disse al marito chiudendo  così il suo matrimonio.  Adriana conquista la stima di Natalia Ginzburg , Giuseppe Patroni Griffi  in seguito anche Susan Sontag che la sceglie per “Duet for Cannibals”.  E che dire del suo incontro con Cesare Musatti il padre della  psicanalisi?  L’incontro con il luminare è  riconducibile al terribile disagio nel quale  sprofondò l’attrice che le  consigliò di continuare a recitare. Musatti scrive per la  sua amica  paziente   “ Tre uomini per Amalia” ( 1994)   e l’attrice e lo ringrazia con  scrivendo  per lui “ Caro professore!

Dal grande  legame amicale  professionale con Franca Valeri nasce lo spassosissimo ironico  film  “Tosca e le altre due”( 2003)  sceneggiato dalla stessa Franca Valeri, Enrico Medioli e Giorgio Fearrara.

Adriana è stata instancabile ,protagonista in sceneggiati televisivi, conduttrice di talk di successo “Sotto il l divano” fino al ruolo anche  di doppiatrice e scrittrice di commedie..

Una  donna profondamente acuta e brillante  che ha avuto il privilegio di lavorare con i più grandi registi schivando la noia che ha sempre abborrito e temuto.

Paola Olivieri.

Tu reciterai nuda

Vado a prendere le sigarette.

Dopo si è offerta una serie di nudità pazzesca!

La cosa che mi piace più di Adriana è il suo entusiasmo quasi fanciullesco quel buttarsi nelle imprese ed in nuovi progetti.

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