A BIGGER SPLASH

Uscita 26 Novembre 2015

Regia: Luca Guadagnino

Cast:Tilda Swinton Ralph Fiennes, Mattias Schoenaerts,Dakota Johnson Corrado Guzzanti.Sceneggiatura:David Kaignich .Fotografia: Yorick Le Saux.Montaggio: Walter Fasano .Produzione: Frenesy Film Company, Cota Film Distribuzione: Lucky Red.Paese : Italia, Francia.Durata: 125 Min Thriller

RED CARPET STELLARE

“A BIGGER SPLASH”

DI GUADAGNINO

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CAST DEL FILM ” A BIGGER SPLASHL” PHOTO DI MICHELE ALFINITO

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DAKOTA JOHNSON PHOTO BY MICHELE ALFINITO

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DAKOTA JOHNSON PHOTO BY MICHELE ALFINITO

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DAKOTA JOHNSON PHOTO BY MICHELE ALFINITO

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TILDA SWINTON PHOTO MICHELE ALFINITO

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VENEZIA RED CARPET TILDA SWINTON PHOTO BY MICHELE ALFINITO

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VENEZIA RED CARPET TILDA SWINTON INSIEME AL REGISTA LUCA GUADAGNINO PHOTO MICHELE ALFINITO

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RED CARPET MATTHIAS SCHOENAERTS PHOTO BY MICHELE ALFINITO
11/12/2015.”A Bigger Splash” di Luca Guadagnino è un remake del capolavoro di Jacques Deray “La piscina” (1969), interpretato dalla coppia Delon – Schneider, “distratta” dalla splendida Jane Birkin e da Maurice Ronet.
Il regista sbarca nella selvaggia e aspra Pantelleria e colloca i suoi personaggi (Marianne ed il giovane compagno Paul, Harry ex amante di Marianne e Penelope, la presunta figlia di Harry) in una villa rifugio di lusso lontana da occhi indiscreti. Sono belli, ricchi e perversi, fanno parte del paradiso dei delusi, confusi e ancorati ad un passato glorioso. La negazione del tempo che scorre inesorabile si lega al sempre bruciante desiderio di infrangere le barriere. I protagonisti si tuffano continuamente nell’invitante piscina e, tra uno spruzzo d’acqua e l’altro, si feriscono con le loro provocazioni, alzando la tensione. Girano intorno a quello spazio acqueo che attraverso le loro mosse agitate dal male di vivere si tramuta in una scacchiera dove chi farà scacco matto si imprigionerà a sua volta.
Per tutto il film si respira un clima di dolce vita dai risvolti inquietanti, saturo di desideri repressi, complice lo scirocco, il vento caldo e sabbioso che soffia sui quei corpi nudi e sulle torbide avventure intrecciandosi in spazi paradisiaci aperti, che diventano al contempo prigione dorata. Un’atmosfera resa straniante dalla staticità dei protagonisti, chiusi nei loro circoli viziosi, estranei alla vita reale ed incapaci di gestire i conflitti.
Il personaggio chiave è Marianne Lane, rockstar famosissima, spremuta dal mondo dello spettacolo, operata alle corde vocali e dunque afona, diciamo che sussurra, forse la voce non le tornerà più. Ha una relazione con il giovane, affascinante e gentile Paul, fotografo documentarista, ex alcolista convalescente anche lui, ma da un altro male di vivere . La loro complicità amorosa è turbata dall’ arrivo di Harry, produttore discografico di grande successo giunto a Pantelleria non per assaggiare i capperi più buoni del mondo ma per riprendersi Marianne, la sua ex, che anni prima aveva spinto tra le braccia di Paul.
Harry, poco incline al ruolo di padre, insieme alla figlia Penelope dà il via ad una girandola di provocazioni e allusioni, sovvertendo le regole della coppia. I vecchi vinili e le note del rock accendono i ricordi dei grandiosi tour di Marianne, mentre riemergono le sconvolgenti feste a cui partecipavano. Harry e Marianne erano la coppia con la “C” maiuscola, capace di correre follemente tra l’esplosione dell’arte e la grande intimità. Ma ora quella stagione di luci, ombre ed emozioni forti è ormai distante.
In questo ambiguo gruppo, la figura di Harry è la più interessante,pienamente riuscita, incontenibile, scatenato nella sua vitalità e oscenità, logorroicamente catalizza l’attenzione di tutti, divertendosi a raccontare incredibili aneddoti su altri grandi del rock. Nei suoi monologhi seducenti, conoscendo il lato sregolato di Marianne, tesse una tela esasperante. E’ proprio in quella tela che cadrà lui stesso perché, se la vita cambia, è pericoloso scambiare il partner come fanno Peneleope che sedurrà Paul ed Harry che tenterà di riconquistare Marianne.
Protagoniste del film “A Bigger splash” sono anche le immagini, di grande impatto: emerge un ecosistema selvaggio, gli spazi hanno una valenza evocativa e rappresentano il perfetto trampolino per esprimere la nostalgia del passato che si risveglia in Marianne, ma anche la gelosia ed il rancore di Paul e l’ amore passionale di Harry. Questa “famiglia” vuole conservare un privilegio: vivere in un universo lussuoso e libero, governato solo da desideri smodati
Tra le scene finali c’è quella di un aereo che carica una bara sotto l’incessante pioggia. E’ successo l’inevitabile. I personaggi, indifferenti alla realtà e dunque anche ai problemi dell’ isola legati all’immigrazione, vivono una vita parallela che si incrocia solo un momento. Per loro gli altri sono solo strumenti di piacere, magari dimenticabili: basta chiudersi in una torre d’avorio come fa Mariane, in modo che i delitti non siano seguiti da castighi e forse neanche da rimorsi.
E la legge? In questa atmosfera sospesa sembra tramutarsi anch’essa; cerca solo un autografo, e niente più.

recensione di Paola Olivieri