LA LA LAND REGIA DAMIEN CHAZELLE

DATA USCITA: 26 gennaio 2017

GENERE: Commedia Musical

ANNO: 2016

REGIA: Damien Chazelle

ATTORI: Ryan Gosling, Emma Stone ,J.K.Simmons, Finn Wittrock,Sonoya Mizuno,Rosemarie De Witt,Josh Pence,Jason Fuchs .

SCENEGGIATURA: Damien Chazelle

 

FOTOGRAFIA: Linus SandgrenL

MONTAGGIO: Tom Cross

MUSICHE: Justin Hurwitz

PRODUZIONE: Black Label Media, Gilbert Films, Impostor Pictures

DISTRIBUZIONE: 01 Distribution

PAESE: USA

DURATA: 128 Min

 

09/02/2017Nella Città degli Angeli “che venera ogni cosa e non dà valore a nulla” scocca l’amore tra due anime gemelle, Mia (Emma Stone) e Sebastian (Ryan Gosling), protagonisti del magnifico “La La Land ” firmato da Damiel Chazel.
Lei sogna di diventare una grande attrice mentre serve al bar caffè e cappuccini alle star, lui è un musicista jazz duro e puro che sbarca il lunario suonando nei pianobar, anche se desidera aprire un locale tutto suo.
Entrambi sono accomunati dal miraggio di un’esistenza irripetibile, mentre l’amore sta per bussare alle loro porte coinvolgendo i loro cuori ma non la loro vita per sempre. Tutto ha inizio mentre i nostri sono in coda in un immaginario ingorgo losangelino molto coreografato, dal sapore felliniano. Visivamente abbagliante, questo lunghissimo piano sequenza accende e libera la speranza di quei sogni impossibili di chi osa un altro futuro attraverso immagini sgargianti ed un inebriante dinamismo musicale.
Il caso gioca a rimandi con la coppia, fino a quando tra i due sboccia un burrascoso legame d’amore. Duettando tra splendide coreografie, rinnovano in chiave contemporanea la grandezza del musical mentre corrono sostenendosi a vicenda con gli occhi troppo innamorati verso la via del successo dove il lieto fine non è assicurato.
Chazelle libra magnificamente tra sogno e realtà perché “La La Land” è una esperienza filmica unica, che vive in un clima di atemporalità, in una tela dove tra arditi giochi di macchina il regista strizza l”occhio al periodo aureo del musical, volgendo con destrezza verso una fresca quanto avvincente rivisitazione. Le immagini delle fredde sale dei provini, delle strade solitarie ed anonime si frangono a quelle dipinte con i registri della fantasia. E’ l’altro volto di Los Angeles, che è anche la città dei sogni infranti.
Emma Stone e Ryan Gosling sono due perfetti interpreti, ma non leggiadri ballerini. Tale scelta ribadisce ancora una volta l’intento del regista di approdare in altri lidi.
Gli svolazzanti abitini anni ’50 di Mia – che con i suoi magnetici occhi verdi guarda il mondo sempre sorpresa – le macchine del passato, gli storici locali, le gloriose sale cinematografica, la passione musicale di Seb più simile ad un filo virgiliano, sono parte di quella grande magia sapientemente orchestrata: tutto è comunicazione capace di agire sulle emozioni.
Nel suo scorrere, “La la Land ” induce ad un sentire comune, capace di sussurrare che l’arte cinematografica elargisce sempre quel filo di magia indispensabile alla vita. Sfolgorante quanto poetico è quel lungo piano sequenza di Mia e Seb che, entrando nel planetario, librano tra le stelle ballando a gravità zero.
Ma è in questo girotondo festante quanto nostalgico che l’ incantesimo tra i due sarà minacciato proprio dal rovescio della medaglia dei loro desideri: entrambi consapevoli e contagiati da quel sacro fuoco dell’arte, non potranno fare a meno di inseguirli.
Chazel prende per mano il suo pubblico con briosa leggerezza e struggente malinconia, celebrando quel delicato rapporto che esiste tra il musical che identifica il sogno e la vita reale baciata dal successo che però esige un prezzo: il compromesso amoroso o la solitudine. Ma è nella commovente scena finale che sono toccate alte vette espressive.
Il regista non si avvale di dialoghi ma solo di musica e splendide immagini fatte di sguardi, dove un semplice quanto complice sorriso tra Mia, ormai star sofisticata, e Seb, musicista di successo, suggella quell’incantamento amoroso che mai più si ripeterà. L’agognato traguardo è stato raggiunto, ma tutto il resto sacrificato. Se il cinema regala magia e l’amore sospinge l’uomo nel suo percorso, la vita ha sempre un finale diverso da quello del nostro film preferito.
PAOLA OLIVIERI

 

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