“Il sole dell’avvenire” regia di Nanni Moretti.

 

“Il Sole dell’avvenire”, è l’ultimo film di Nanni Moretti  uscito il 20 aprile scorso   e presentato in concorso alla 76ª edizione del Festival Cannes, favorevolmente  accolto dalla critica nella raffinata  kermesse francese.  Una sonora troncatura è arrivata  dal critico Peter Bradshow  del “ The Guardian che afferma  ” But his new film in competition is bafflingly awful: muddled, mediocre and metatextual – a complete waste of time, at once strident and listless. Everything about it is heavy-handed and dull: the non-comedy, the ersatz-pathos, the anti-drama”  (. A Brighter Tomorrow review – Nanni Moretti’s new film is bafflingly awful Cannes 2023) Nanni ritorna in pista per interpretare Giovanni un regista in crisi, suo alter ego  con cui condividere  riflessioni  e verità  che rammenta  Michele Apicella.,un  altro suo storico e immaginario personaggio. Attraverso questa maschera, il regista mette in scena la sua critica sociale dal sapore dissacratorio e  impietoso con tutti, conquistando gli animi  delle giovani generazione. Moretti lo ha sapientemente rinnovato facendolo atterrare in cinque sue grandiose pellicole. Da studente fuori corso di “ Ecce bombo” (1978) a nevrotico regista di  Sogni d’oro (1981) , diventando in seguito  l’ossessivo professore in “Bianca “(1983)  fino al divertente pallanuotista di “ Palombella rossa ( 1989) “ intrappolato in una assurda ma metaforica  amnesia. (1989.) Dove è andato ora Michele Apicella ? Nanni Giovanni  lotta  con la troppa mutevolezza della  società che richiede nuovi equilibri  ,.ama conciliarsi solo con una minoranze di persone  ironizzando su quella omologazione capace di imprigionare l’uomo dentro  il sistema .. Moretti strizza sempre   l’occhio allo spettatore divertendolo con la sua graffiante ironia,  obbligandolo  inconsapevolmente a profonde riflessioni su una società i cui valori sembrano essere caduti nel polverone.

La sua straripante   personalità  giganteggia  sempre nella sua cinematografia ,anzi, ne “ Il sole dell’avvenire”  torna sotto i riflettori mentre dirige  un film con due grandiosi i protagonisti: Ennio ,( Silvio Orlando)  giornalista e segretario di una sezione del PC  del Quarticciolo e Vera,  ( Barbora Bobulova) la sua  fedele e generosa compagna .  I due vivono con tante aspettative il clima di rinascita del dopoguerra, felici di ricevere un circo ungherese che arriva durante la rivoluzione  dell’Ungheria  del 1956 .L’evento  divise la sinistra italiana e cambia  il  presente dei due personaggi. Ennio segue la linea togliattiana, ma dentro di se cresce il disincanto verso l’ideale politico che lo annienterà .Il  carattere istintivo  di Vera  la costringe a ribellarsi.  Entrambi sopravviveranno abbracciando un nuovo ed inaspettato salvagente.  .. Moretti,   attua una rilettura storica fatta con i se possibile solo al cinema,  precipitando il pubblico dentro una magica confusione dal sapore felliniano.  E’ dunque  un film politico ? «No, tutti i miei film sono personali. Più personali» e prosegue e: «Tornano temi e personaggi che ho affrontato nel mio cinema precedente, ma la recitazione, la regia e la scrittura sono diversi perché con il tempo si cambia, magari di poco, ma nei decenni anche quel poco si riflette sul tuo lavoro» dice Nanni  Moretti in una splendida intervista   di Lorella di Luca..(Intervista. Nanni Moretti allo specchio, «ma con leggerezza di  Lorella De Luca 19 aprile 2023. Avvenire.it

E’ complesso raccontare i suoi  film ,bisogna solo viverli.! La struggente melanconia che avvolge   i diversi piani narrativi  si incrocia con  gli attori -personaggi mentre  fluttuano tra  realtà e finzione  dimorando in un grandioso set nel quale riflettere..  Giovanni continua a fantasticare su nuovi soggetti. Uno di questi è tratto dal racconto “ Il nuotatore” di John Cheever mentre l’alto è il romantico incontro di due giovani cuori che scocca  al cinema -.Tutte le loro emozioni e contraddizione corrono attraverso splendide canzoni d’amore italiane.  L’amore sembra vincere ma tutto   intorno a Giovanni sta cambiando . La gustosa  ritualità che  lo stringeva a sua  moglie Paola e alla figlia Emma  prima dell’avvio di una film è  interrotta dallo squillo dei cellulari. Lo  scontro di Giovanni con la realtà è sempre più duro e solo attraverso  nuovi equilibri  è possibile  costruire qualcosa di autentico. “Nella vita due principi bisogna averli “ i  Animato d tali valori irrompe durante la lavorazione di un film horror prodotto dalla moglie  Paola che lo sta lasciando  ..

 

“ La scena che stai girando fa male al cinema, a te che la giri e a noi che la guardiamo” urla Giovanni invocando Renzo Piano , Corrado  Augias , Marin  Scorsese . Il cinema è per   Moretti  un’arte salvifica  nella quale l’estetica  incrociandosi  con  valori fondanti  e mille altre contraddizioni crea  quell’immaginario capace di essere   fonte di ispirazione.  Accarezzare il futuro significa  costruire qualcosa  di nuovo con  valori capaci di resistere  correndo  verso l’avvenire senza dimenticare il passato partecipando alla marcia morettiana con tutti i personaggi della sua cinematografia .

Paola Olivieri

Nella vita due principi bisogna averli