Fratello e sorella di Arnaud Desplechin

Fratello e sorella

Il rancore, l’amore, l’odio, la rivalità, i fantasmi, diventano i protagonisti dei film di Arnauld Desplechin impossessandosi dei suoi protagonisti immersi in rapporti conflittuali, nei quali niente sembra essere certo.  Tutto diventa il contrario tutto. “Fratello e sorella” può essere letto in chiave psicanalitica, disseminato di citazioni cinematografiche colte , ma è tutto sopra le righe, influenzato dallo squilibrante e feroce odio che divide Alice (Marion Cotillard), una attrice teatrale e Louis (Melvil Poupaud), uno scrittore di alto livello.  Ma in passato quell’odio era stato intrecciato con l’amore !Sono uniti da un folle legame che si è degenerato con il tempo, ma, l’incidente stradale che ha quasi ucciso i loro genitori li obbliga ad un confronto. Il regista punta tutto sulla forza drammaturgica dei dialoghi, stringendo lo spettatore in un marasma emotivo, probabilmente causato da un fardello di discordie mai sopite: nodo mai sciolto di un nucleo familiare sfaldato. Mentre le condizioni di salute dei genitori si aggravano, i due fratelli si esprimono  in tutto il loro furore come fossero  attori teatrali correndo tra realtà e finzione : per Louis, gli attimi di tregua sono sfogliare i ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza con nostalgia mista amarezza. “Alice era la legge e mi piegavo volentieri” dice a Zwy ( Patrick Timsit) l’amico medico legatissimo alla madre di Louis.

“Poi sei tu diventato il genio e questo ha ucciso Alice” chiosa Zwy consapevole che la rivalità è scaturita dall’inaspettato successo di Louis come scrittore cambiando gli equilibri dei due istrionici personaggi.

L’esasperata conflittualità di Alice tocca più volte il fondo,  ldopo la prima lettura del libro del fratello la donna  è incapace di mettersi gli abiti di scena: Louis diversamente da lei preferisce ubriacarsi. L’atmosfera intrisa di lacrime e dolore fa precipitare il pubblico in un misterioso labirinto, nel quale anche i coniugi ed i figli dei “nostri” vivono sospesi, condizionati da un rapporto irrisolto. Alice sposa il migliore amico di Louis, il quale esclama «Non ti bastava l’originale? parlando di a sé stesso. Dichiarazione sibillina che fa vagheggiare un indecifrabile intensa emotiva capace di insinuarsi nei loro legami affettivi. «Nessuno si accosterà ad una consanguinea per scoprire la sua nudità. Io sono l’eterno. Non scoprirai la nudità di tuo padre, né la nudità di tua madre e non scoprirai la nudità di tua sorella. Figlia di tuo padre o figlia di tua madre nata nella casa o fuori della casa. Questi versetti ebraici ascoltati in sinagoga colpiscono profondamente Louis.  Il lutto dei loro  genitori stravolge  gli equilibri, la riconciliazione tra Louis e Alice avverrà come la fine di un sortilegio con i demoni che fuggono improvvisamente. Tutto cambia improvvisamente quando i due fratelli iniziano a dialogare in un letto (la scelta casuale perché il luogo è intimo) avviandosi ad  una rinascita vissuta in modo diverso.

Paola Olivieri

FRASI DEL FILM

Non scoprirai la nudità di tuo padre, né la nudità di tua madre e non scoprirai la nudità di tua sorella. Figlia di tuo padre o figlia di tua madre nata nella casa o fuori della casa

 

Frasi del film:

«Non ti bastava l’originale.

“Alice era la legge e mi piegavo volentieri”.

“Poi sei tu diventato il genio e questo ha ucciso Alice”