Dal 17 al 23 dicembre, Fondazione Arena mette in scena il più appassionato dei melodrammi verdiani. UN BALLO IN MASCHERA, CAPOLAVORO DI VERDI, CORONA LA STAGIONE LIRICA 2023 AL FILARMONICO

Dal 17 al 23 dicembre, Fondazione Arena mette in scena il più appassionato dei melodrammi verdiani

UN BALLO IN MASCHERA, CAPOLAVORO DI VERDI, CORONA LA STAGIONE LIRICA 2023 AL FILARMONICO

Francesco Ivan Ciampa dirige Orchestra e Coro di Fondazione Arena, con un cast internazionale di prestigio

L’opera torna, dopo oltre vent’anni anni dall’unico precedente al Filarmonico, per la regia di Marina Bianchi in un allestimento classico del Regio di Parma con le ritrovate scene del 1913

 

Un Ballo in maschera

di Giuseppe Verdi

 

Domenica 17 dicembre ore 15.30

Mercoledì 20 dicembre ore 19.00

Venerdì 22 dicembre ore 20.00

Sabato 23 dicembre ore 15.30

Teatro Filarmonico di Verona

 

14 12 2023.Titolo di grandi voci per antonomasia, opera di melodie, passioni e colpi di scena, Un Ballo in maschera completa la Stagione Lirica 2023 al Teatro Filarmonico. Nel ricco cast diretto dal maestro Ciampa, protagonista è il Governatore di Luciano Ganci, col baritono Simone Piazzola nei panni dell’amico e inconsapevole rivale in amore; nel ruolo di primadonna si alternano Maria Josè Siri e Daria Masiero. Lo spettacolo di Marina Bianchi ricostruisce l’epoca d’oro del melodramma con le eleganti tele dipinte nel 1913 da Carmignani.

Scritto da Verdi sui versi del librettista Somma, il teatralissimo Un Ballo in maschera viene da un’opera precedente di Auber ispirata al vero assassinio di Re Gustavo III di Svezia: la progettata Vendetta in domino, per titolo, soggetto e contenuti, incontrò enormi ostacoli con la censura prima a Napoli, quindi a Roma, dove andò in scena nel 1859 con un successo tale da lanciare l’acronimo “Viva V.E.R.D.I.” in un’Italia non ancora unificata. Da allora, Un Ballo in maschera non è mai uscito dal repertorio, conquistando le più belle voci di ieri e di oggi, e naturalmente il pubblico, nel mondo e in Arena, dove è stato rappresentato per 45 serate dal 1932 al 2014, e anche al Teatro Filarmonico, dove è comparso solo nel 2002. E dove oggi torna per chiudere la Stagione Lirica 2023 in un nuovo allestimento “storico” del Regio di Parma nei giorni 17, 20, 22 e 23 dicembre.   

La vicenda si svolge non più alla corte illuminista svedese ma a Boston nel ‘600, ancora colonia inglese, dove il governatore, il Conte Riccardo, vanta amici e sostenitori, tra cui Renato, ma anche nemici disposti a congiurare e ucciderlo. L’intreccio politico fa da sfondo a quello amoroso che, una volta svelato, creerà un insanabile contrasto fra amore e lealtà: Riccardo è infatti segretamente innamorato di Amelia, moglie del suo migliore amico Renato. Alla musica forse più appassionata di tutto Verdi, si aggiunge la presenza, altrove non frequente e qui in perfetto equilibrio, dell’elemento soprannaturale, le profezie dell’indovina Ulrica, e di quello umoristico, incarnato dal paggio Oscar, scanzonato alter ego di Riccardo. Verdi crea in questa partitura un caleidoscopio di colori e personaggi, finezze piscologiche e orchestrali, e alcune delle melodie più belle e immortali del repertorio operistico.

Ad interpretarle a Verona sarà un cast internazionale di prestigio: il tenore Luciano Ganci, applaudito anche in Arena e al suo atteso esordio al Filarmonico, sarà Riccardo, con il celebre soprano Maria Josè Siri quale Amelia (per le recite del 17, 20 e 23) alternata a Daria Masiero (22/12), e col baritono veronese Simone Piazzola nei panni di Renato. Il paggio Oscar, frizzante ruolo en travesti, sarà affidato al soprano Enkeleda Kamani, e la maga Ulrica al mezzosoprano Anna Maria Chiuri, mentre i congiurati Samuel e Tom saranno i bassi Romano Dal Zovo e Nicolò Donini. Completano il cast Fabio Previati come marinaio Silvano e Salvatore Schiano di Cola nel doppio ruolo di giudice e servo di Amelia.

Sul podio dell’Orchestra di Fondazione Arena salirà il maestro Francesco Ivan Cimapa, giovane direttore più volte apprezzato a Verona anche in occasione dell’Opera Festival estivo. Il Coro preparato da Roberto Gabbiani sarà impegnato in scena con mimi, figuranti e i Tecnici di Fondazione Arena.

Lo spettacolo avrà la regia dell’esperta Marina Bianchi e riporta alla luce le classiche scene dipinte da Giuseppe Carmignani per il Teatro Regio di Parma nel 1913, centenario verdiano celebrato anche a Verona con la prima Aida areniana. L’istituzione parmense, in coproduzione con l’Auditorio de Tenerife, ha restaurato e riallestito le tele con l’ausilio di Leila Fteita, qui coordinatrice dello spazio scenico e degli arredi, i nuovi costumi di Lorena Marin e le luci di Andrea Borelli.

Dopo la prima di domenica 17 dicembre alle 15.30, Un Ballo in maschera replicherà mercoledì 20 alle 19, venerdì 22 alle 20 e, anticipando eccezionalmente l’ultimo turno pomeridiano, sabato 23 dicembre alle 15.30.

Comunicato stampa

UFFICIO STAMPA FONDANZIONE ARENA DI VERONA ALESSANDRO RIGONI.