“Audrey” regia Helena Coan

“Audrey”, è il documentario firmato da Helena Coan, nel quale la regista riscopre la carriera e la vita privata di Audrey Hepburn, diva dalla bellezza raffinata ed aristocratica: eppure la grande passione della star era  la danza, ma  una serie di  difficoltà posero fine al suo  sogno di diventare una Etoile.  Anche l’iconica Brigitte Bardot frequentava il Conservatorio, ma il geniale  fidanzato ed in seguito marito Roger Vadin gli aprì un nuovo ed inaspettato destino: l’incantevole ragazza con il film “Piace a troppi ( 1957)” diretto dallo stesso Vadin  diventa un sex symbol a carattere internazionale .

Il delicato ed inedito ritratto cinematografico della Hepburn, prende forza attraverso filmati d’epoca con testimonianze di registi, ricordi di  amiche che insieme alla voce della stessa attrice, ripercorrono la sua straordinaria esistenza fatta di luci e tante ombre. Audrey apparteneva ad una famiglia di alto lignaggio, una infanzia divisa tra Belgio, ’Inghilterra e l’Olanda: sarà  in quest’ultimo paese che scopre l’orrore dell’occupazione tedesca. La sofferenza  causata dalla malnutrizione, la paura delle degenerazioni del conflitto mondiale, i bombardamenti, non influirono  mai sulla sfera emotiva quanto l’improvviso abbandono del padre. Il dolore di questo distacco la inseguirà sempre!.

Sono anni difficilissimi nei quali Audrey si esibisce in spettacolini per distrarre la popolazione, ma la sua ancora di salvezza  “era la danza “ dice  il figlio Sean Hepburn Ferrer. Il sogno di diventare un étoile è rimasto irrealizzato, ma in Cenerentola di Stanley Donan  è protagonista di una elegante performance facendo coppia addirittura  con Fred Astaire. Helena Coan sceglie di materializzare il mancato sogno della Hepburn con Francesca Hayard  prima ballerina della Royal Ballette che librandosi nell’aria acquista una leggerezza e libertà  senza tempo.

Nel primissimo dopo guerra ,Audrey recita per vivere. Il casuale incontro con la scrittrice francese Colette le cambia il destino , l’intellettuale anticonformista  intravede in lei l’incarnazione di  Gigi protagonista dell’omonimo romanzo : la impone come protagonista nella   rappresentazione teatrale Broadway,   e la giovane promessa diventa una stella. Nello stesso mese il regista Williams Wyler cerca la protagonista per “ Vacanze romane”, è a dir poco incantato dal provino di Audrey e sceglie così  il nuovo volto. Il film è un successo internazionale, la Hepburn si aggiudica l’Accademy come migliore attrice a soli 24 anni .La regista rende partecipe  il pubblico sull’ascesa  di questa  star hollywoodiana, con una altalena di immagini e sequenze  capaci di raccontare  i grandi successi come la sua vita privata. Filmini amatoriali rivelano una   Audrey innamorata follemente di  suo figlio , ma  anche  una sposa felice  con il marito Mel Ferrer , attore e produttore. Tra i suoi successi ricordiamo Sabrina, Guerra e pace , Cenerentola a Parigi, La storia di una monaca, Colazione da Tiffany , Sciarada , My Fair Lady .Il mondo intero era incantato  dai suoi occhi di cerbiatto, ma lei stessa si “guardava come una macchina da presa” e con acume  rende iconica la sua esile fisicità  “.;  Audrey impone per il film “Sabrina”  il grande  stilista  Givenchy.

Haute couture e cinema si incrociano attraverso Audrey magicamente avvolta da abiti sontuosi ,quasi scultorei dalle linee pure e pulite,  capaci di conferirgli  una moderna regalità. Lo stesso tubino nero indossato per “Colazione da Tiffany” sempre disegnato  da Givenchy, assume una nuova identità diventando simbolo di eleganza giovane ma  sobria.  Audrey,   segna un cambiamento epocale, l’ipersessualità di altre dive è da lei  sdoganata con una  femminilità colma di charme , ed il flessuoso portamento rendono indimenticabili pantaloni a sigarette e semplici maglie  con lo scollo a barchetta. Il volto di  Audrey affascina il grande fotografo   Richard Avendon che ne cattura il lato emozionale .“A mio nonno piaceva fotografare persone che esprimevano emozioni ed Audrey era la bellezza perfetta si dentro che fuori” così dice il nipote  E’ ricercatissima da tutti registi ma  al culmine del successo decide di lasciare il cinema per la famiglia: sogna quella famiglia perfetta che non ha mai avuto.“Era un fatto senza precedenti ha voltato le spalle ad Hollywood ed ai film  per 10 anni  molto importanti “dice ancora esterrefatto   Peter Bogdanovich. Il matrimonio Italiano con il noto psichiatra Andrea Dotti va in frantumi, per  Audrey  è tempo di cambiare rifugiandosi  nella  sua dimora in  Svizzera: il ruolo di ambasciatrice Unicef rivela una generosità senza pari  ma significa  ricambiare  quell’aiuto ricevuto da volontari alla fine della guerra

Frasi del Film:

A mio nonno piaceva fotografare persone che esprimevano emozioni ed Audrey era la bellezza perfetta si dentro che fuori

era la danza.