Scarrozzanti e  spiritelli .50 anni  di vita del Teatro Franco Parenti regia di Michele Mally

24 10 2024. Il docufilm “Scarrozzanti e  spiritelli .50 anni  di vita del Teatro Franco Parenti diretto da Michele Mally ,è un magico un viaggio dentro una delle più affascinanti istituzioni milanesi che diventa punto di riferimento nel gennaio del 1973 nel salone Pier Lombardo con  “L’ Ambleto” di Giovanni Testori firmato dalla debuttante Andrée Ruth Shammah. “Ed è cominciata così anche questa come una storia che non  sembrava e invece poi è stata dice Anna Galiena.

Il fascino del  docufilm , risiede nell’intreccio di  quelle illuminanti  tracce artistiche lasciate al Parenti da intellettuali quali: Testori, Isella, Albertazzi  ed Eduardo de Filippo. Alcuni di loro ci hanno lasciato, definiti dalla stessa  Andrèe come spiritelli,  ed Massimo Recalcati  a proposito di questo passato  parla  di  nostalgia come gratitudine  “ Non si tratta più di guardare al passato e riconoscere l’assenza dei nostri morti ma vedere in quella luce nella luce del fuoco la loro presenza! Una serie di interviste preziose, brani di teatro ed immagini di repertorio si mescolano alla visione di  attori ed attrici riuniti   intorno ad un fuoco che arde .Hanno tutti calcato quel palcoscenico ,trasportato il pubblico in dimensioni più alte, ma celebrare la realtà  i 50 anni del Teatro Parenti è  per loro qualcosa di profondamente sentito. Andrée Ruth Shammah regista ed imprenditrice di altissimo livello  li ha accolti in questa Casa Teatro, cercando con loro di varcare nuovi orizzonti  con originali messinscena. “ La vera fortuna , e non possiamo far finta che non lo sia ,di questo teatro sei tu  dice Filippo Timi ad Andrèe  vera anima del Teatro.

Ed è cominciata così anche questa come una storia che non  sembrava e invece poi è stata.

Nostalgia come gratitudine.

Non si tratta più di guardare al passato e riconoscere l’assenza dei nostri morti ma vedere in quella luce nella luce del fuoco la loro presenza

“ La vera fortuna , e non possiamo far finta che non lo sia ,di questo teatro sei tu

Paola Olivieri