BLACK SWAN REGIA DAREN ARONOFSKY

BLACK SWAN

DATA USCITA: 18 febbraio 2011

Genere :Drammatico

Anno: 2010

Regia: Darren Aronofsky

Cast: Natalie Portman,Vincent Cassel, Mila Kunis,Wimona Ryder, Barbara Hershey,Kristina Anapau ,Benjamin Millepied,Ksenia Solo,Janet Montgomery ,Sebastian Stan, Toby Hemingway, Sergio Torrado Sceneggiatura: Darren Aronofsky,Mark Heyman,John McLaughlin.Fotografia: Matthew Libatique

 

Montaggio : Andrew Weisblum.Musiche Clint Mansell.Produzione : Cross Creek Pictures, Phoenix Pictures, Protozoa Pictures:20th Century Fox. USA.DURATA: 103 Min

 

 

27/06/2017Daren Aronofsky, regista di Black Swan (Il cigno nero), precipita i suoi protagonisti in un vorticoso girotondo dove la leggiadria della danza perde il suo fascino per diventare sfondo di un’ossessiva ricerca della perfezione. L’etereo corpo di Nina (Natalia Portman), ballerina bellissima quanto autolesionista, diventa preda di estenuanti allenamenti alla ricerca di quella parte oscura di cui si nutre il cigno nero.
“Voglio vedere la passione. Seducimi! Forza! Coraggio!”, le dice ossessivamente Thomas (Vincent Cassel), il coreografo-direttore della compagnia di ballo che inaspettatamente l’ha scelta per interpretare Odette ne “Il Lago dei Cigni”. Sarà quell’incantesimo ordito dal mago Rothboard, che anima l’acclamato balletto di Čaikovskij a catapultare la protagonista in un viaggio interiore che avrà su di lei un effetto devastante.
La forza centripeta dell’ansia caricherà di incubi il presente della ragazza, fino a sfociare in uno sdoppiamento di personalità. L’istrionico Thomas, capace di creare e distruggere, la obbliga a togliere quell’armatura che la protegge in favore di una libera sensualità. E così l’ubbidiente Nina, che si prefigge la perfezione, finirà per essere candida quanto diabolica come il cigno bianco e il cigno nero.
Un film angosciante, imprevedibile. Scarpe da ballo che nascondono piedi sanguinanti. Allucinazioni sostenute da ritmi incalzanti che tracimano fuori dallo schermo. Insicurezze nell’insana ricerca della perfezione: “Sorprendi te stessa e sorprenderai chi ti guarda”, la incita Thomas.
Mentre la parte nascosta di Nina erompe senza freni, ella perde il contatto con la realtà che si tinge di finzione. L’autolesionismo si fa sempre più presente nella ritualità del quotidiano, accenti paranoici trasformano in nemica la disinvolta collega Lily. Quest’ultima rappresenta infatti il suo rovescio, quanto l’ideale difficile da raggiungere, mentre attimi di lucidità la pongono di fronte al suo sfaldamento mentale, che l’avvia nel precipizio della follia.
Black Swan è un film capace di scioccare, un viaggio nei meandri oscuri di una psiche manipolata, in un ambito professionale troppo crudele. Questo sentiero, che corre tra horror e thriller, non apre a Nina una fulgida carriera. Purtroppo l’eros, e non solo, hanno tramato contro di lei, verso una discesa agli inferi che scorre sotto gli occhi del pubblico ad alta velocità. Una folle corsa dove il gioco degli specchi narra una storia di devastazione, iniziata con la liberazione degli istinti.
Natalie Portman è perfetta nella simbiosi con il suo personaggio. La sofisticata raffinatezza, unitamente ad un ricco ventaglio interpretativo, forgia i volti di Nina, inserendosi tra le pagine del grande cinema. Bravissimo anche Vincent Cassel nel suo ruolo di crudele pigmalione, così come Mila Kunis nell’ambigua amica – nemica della protagonista.
Nelle scene finali Nina appare con gli occhi rossi di disperazione. Il raggiungimento della perfezione l’ha portata a diventare cigno bianco e cigno nero, ma è ormai prigioniera di un labirinto. Non guarda più il pubblico in ovazione, ma soltanto la sua imminente fine.
Con Black Swan il regista ripete la stessa operazione del film “The wrestler”, Leone d’Oro a Venezia: fa salire il pubblico sul ring e usa il corpo per una spietata lotta che si misura con il sudore e il dolore. Ma qui non ci saranno né vincitori né vinti.

Paola Olivieri