LA RAGAZZA NELLA NEBBIA

LA RAGAZZA NELLA NEBBIA

 

Data di uscita: 26 ottobre 2017

Regia e sceneggiatura: Donato Carrisi

Cast:    Toni Servillo,Alessio Boni ,Lorenzo Richelmy,Galetea Renzi , Michele Cescon, Lucrezia Guidone,Daniela Piazza,Jacopo Olmo Antinori ,Antonio Gerardi,Greta Scacchi, Jean Reno.

Paese: Italia

Anno: 2017

Genere: thriller

 

10/03/2018Che cosa avvolge la nebbia del paese montano di Avechot? Il Male con dietro l’inganno, che lavorando nell’ombra esplode in quelle dinamiche comunitarie capaci di far soccombere l’innocente Anna Lou Kastner (Ekaterina Buscemi), adolescente di sedici anni dai lunghi capelli rossi tutta lentiggini che viene inghiottita nel nulla mentre si dirige verso la confraternita religiosa del luogo.

Nonostante l’inquietante sparizione sia al centro del film “La ragazza nella nebbia”, scritto e diretto dallo stesso Donato Carrisi autore dell’omonimo romanzo, le prime immagini sono assorbite da un inquietante dialogo all’interno del commissariato di Avechot tra l’ex agente Vogel (Toni Servillo) e lo psichiatra Flores (Jean Reno). L’auto dell’ispettore è finita infatti nella notte dentro un fosso, ma lui non ricorda nulla e lo dice all’inquietante medico fatto arrivare in suo aiuto. Pur essendo illeso, la sua camicia è ricoperta di sangue.

Eppure quella sorta di dialogo-interrogatorio al contrario, che imporrebbe di percorrere gli ultimi momenti della notte, sfocia nell’irrisolto caso di Anna Lou, affidato mesi prima allo stesso Vogel che, coinvolgendo una folta schiera di agenti in vane ricerche, ha trasformato il paese in una vetrina mediatica.

L’ispettore teme un delitto senza castigo? Anna Lou si è fidata di un incontro: è qui che prende il via un thriller che si rivelerà fin troppo criptico nel suo evolversi, correndo sul filo dell’ambiguità che avvolge un tranquillo paese.

Se non è un allontanamento volontario, gestire un ostaggio in quel luogo abbandonato dai turisti e abitato da una comunità silenziosa, ove tutti sanno di tutto, è complesso. Eppure un destino infausto ha trasformato quel territorio in un posto ove niente è come sembra. “In mezzo a queste montagne credevate di essere al sicuro. Non eravate preparati a convivere con l’incertezza. Eravate convinti che il mostro fosse venuto da fuori, ma in fondo al vostro cuore nutrivate il sospetto che il male fosse stato sempre in mezzo a voi”, dice Vogel a Flores parlando degli abitanti di quella comunità, che indossano tutti una croce di legno.

Mentre la suspance attanaglia lo spettatore tra flashbak, ricordando le atmosfere scandinave, il malvagio disegno di una mente diabolica vira in un terribile colpo di coda, continuando a celarsi dietro una girandola di depistaggi.

Vengono chiamati in causa Mattia (Jacopo Olmo Antinori), giovane che non si è mai ambientato in quel paese, ed il professore di letteratura Loris Martini (Alessio Boni) che si è da poco trasferito ad Avechot con la moglie Clea (Lucrezia Guidone).

“In letteratura si uccide per odio, nella vita per denaro” dice Martini alla sua classe e prosegue: “è il male il vero motore di ogni racconto”. Diaboliche frasi che catapultano lo spettatore in una dimensione buia senza speranza, ove le urla degli innocenti sono niente di fronte al piacere di chi vive come evento eccezionale gli istinti bestiali.

E’ in quell’ambiguità che Martini cadrà nella rete di Vogel, il quale, in attesa di vere tracce, scorrettamente addita l’uomo come il mostro da sbattere in prima pagina, stuzzicando insieme ad una sensuale giornalista d’assalto Stella Honer (Galatea Ranzi) un pubblico morbosamente attento. Il tuffo nella nostra attualità è immediato perché ricorda fatti di cronaca realmente accaduti e format televisivi che attraverso la ricostruzione dettagliata di tragedie hanno visto impennare l’audience. La strumentalizzazione mediatica si fronteggia al tema del male che si annida negli strani incastri della vita, fornendo un piano di lettura carico di significazioni, ponte tra grande schermo e quotidianità. La sete di denaro e la perversità diventano parte del vorticoso gioco tra Flores, Martini e Vogel: quest’ultimo, non rinunciando alla sua umanità, grida vendetta e segue le tracce di quell’assassino che si cela nella nebbia.

“Che gusto c’è ad essere il diavolo senza che nessuno lo sappia?” dice Vogel a Flores mentre la giustizia terrena e quella ultraterrena rincorrendosi avranno i loro colpevoli. Un insospettabile vivrà dannato?

Lo stile registico complesso e di difficile comprensione ingloba magistrali interpretazioni di Toni Servillo (un po’ troppo teatralizzata ma pregnante), Alessio Boni (splendido nella materializzazione dell’ambiguità) e Jean Reno (sempre istrionico, con un volto che buca lo schermo). Sacrificati i ruoli di Michela Cescon (l’agente Mayer) e di Lorenzo Richelmy (che interpreta l’agente Borghi, il vice di Vogel). Grande sorpresa la presenza di Greta Scacchi, la giornalista disabile Beatrice Leman che vive al limite della follia.

 

Paola Olivieri