VELOCE COME IL VENTO REGIA DI MATTEO ROVERE

Veloce come il vento

DATA USCITA: 07 aprile 2016

Regia: Matteo Rovere

ATTORI: Stefano Accorsi Matilde De Angelis Paolo Graziosi Roberta Mattei Lorenzo Gioielli Giulio Pugnaghi SCENEGGIATURA: Filippo Gravino Francesca Manieri Matteo Rovere

Genere:Drammatico .Fotografia: Michele D’Attanasio.Montaggio: Gianni Vezzosi .Produzione: Fandango.Distribuzione: 01 Distribution.PAESE: Italia.DURATA: 119 Min

 

10/11/2016Niente shopping, niente ragazzi. Giulia De Martino (Matilde De Angelis) è una solida diciassettenne, pilota del campionato Gran Turismo. Il padre, credendo nel suo talento, ha ipotecato la loro cascina. Improvvisamente però, l’uomo muore di infarto. Rimasta sola col fratellino Nico, su quel che resta del nucleo familiare piomba lo sfratto, ma anche il ritorno del fratello maggiore Loris (Stefano Accorsi) insieme alla sua compagna.
Loris è un ex pilota, una leggenda dell’automobilismo, che ora è solo un tossico disperato, avido dell’eredità del padre. Per Giulia, Nico è da proteggere, mentre Loris e la sua compagna sono da combattere.
Ma da questo squallido testa a testa tra vite spezzate, incapaci da sole di tagliare qualsiasi traguardo, arriva la tregua proprio dall’inaffidabile Loris. Se non vince il campionato, Giulia non ha futuro nel mondo automobilistico, così come le loro radici verranno spazzate via. Non resta che scendere in pista. Giulia corre su quell’asfalto bruciante, ma si accorge che, corsa dopo corsa, il traguardo è lontano.
Negli occhi blu della ragazza si legge timore, adrenalina e fragilità, quella fragilità che cerca una spalla offerta da Loris, ancora affamato di denaro. Lui la allena, le insegna a sentire il respiro del suo corpo mentre il rombo dell’auto, fatto di scalate di marce, diventa musica che aleggia in ogni circuito. “Se hai tutto sotto controllo, significa che non stai andando abbastanza veloce”: queste parole del pilota Andretti, con le quali si apre il film, trovano corresponsione nella vita della ragazza.
Finalmente Giulia e Loris corrono sullo stesso filo, la ragazza si concede un folle break: ma questi sprazzi di vita familiare sono troppo brevi perché l’imprevedibilità è sempre dietro l’angolo.
La solitudine e la forza interiore di Giulia ci trascinano in quel mondo di disperati dove non c’è distinzione tra sessi: chi ambisce alla vittoria sa che la minima distrazione può essere fatale.
Mentre le auto che corrono davvero affascinano il pubblico, quello che parallelamente pulsa è il tentativo di ricomposizione di una lacerata famiglia: l’autodistruzione che vive Loris è il rovescio della medaglia di quella fame di vita spericola che ora corre per la redenzione.
Tutto questo, ambientato in una campagna emiliana sanguigna. Film bello e non dimenticabile, che si poggia su un’ottima sceneggiatura come su ottime interpretazioni. Stefano Accorsi, con il suo dialetto, dà vita ad un personaggio fragile quanto intenso, grazie alla gamma dei suoi registri, che tiene testa alle star a stelle e strisce.

paola olivieri

 

 

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