LA RAGAZZA DEL TRENO: TATE TAYLOR

lA RAGAZZA DEL TRENO

 

Regia : Tate Taylor

 

03 novembre 2016

 

 

ATTORI: Emily Blunt ,Haley Bennet, Justin Theroux, Rebecca Ferguson ,Luke Evans, Edgar Ramirez ,Allison Jamey

Sceneggiatura : Erin Cressida Wilson

Fotografia: Charlotte Bruus Christensen Montaggio: Michael McCusker

Produzione : Amblin Entertainment, DreamWorks SKG, Marc Platt Productions

Distribuzione: 01 Distribution GENERE: Thriller ANNO: 2016.PAESE: USA

DURATA: 112 Min

 

08/11/2016)Il thriller “La ragazza del treno”, firmato da Tate Taylor e tratto dall’omonimo bestseller della ex giornalista del “Time” Paula Hawkins, è interpretato da un cast eccezionale. La protagonista è Rachel (Emily Blunt), una giovane donna psicologicamente distrutta, incapace di superare il trauma del divorzio: l’ ex marito Tom (Justin Theroux) ha una nuova compagna, Anna (Rebecca Ferguson) ed una neonata che Rachel non è riuscita a dargli.
Affoga il suo dolore nella bottiglia, prende sempre lo stesso treno nonostante ormai licenziata dal lavoro, guarda dal finestrino la dimora del suo ex, ma l’attenzione si posa su una bionda conturbante, con altrettanto marito sexi, che abita a pochi isolati da Tom. Ai suoi occhi, quella coppia incarna il sogno e la perfezione, ciò che lei non ha coronato. Ma questa convinzione rivela soltanto il potere condizionante che la cultura dell’immagine ha sulla nostra esistenza.
Anche Rachel abitava in quella zona residenziale, ora vive solo di ricordi. “Vaffanculo Anna Boyd”, urla disperata in un bagno pubblico insieme ad un’altra donna: annebbiata dai fumi dell’alcol le racconta con la voce della rabbia il subdolo tradimento del marito. In quella vita senza speranza, una mattina, sempre dal treno, è testimone oculare di un qualcosa di strano che si svolge sul retro della casa della coppia perfetta. Improvvisamente, il suo inconscio sembra proiettarsi in quell’immagine, mille domande si annidano nella sua mente. Intraprenderà una folle corsa dentro la stazione, imboccando un sottopasso buio ed in quel presente dilatato da tanta angoscia andrà incontro al suo dramma.
Poi tutto si sospende e si risveglia ferita. Megan (Haley Bennet), questo è il nome della bionda conturbante, scompare improvvisamente. Rachel ne è coinvolta? Il regista apre un’interessante partita col pubblico, gioca abilmente con le corde della suspance, fornisce indizi, allusioni che convogliano in una direzione lontana dagli esiti previsti. Egli caratterizza, con precisione chirurgica, la personalità della protagonista, che invade lo schermo con una calzante e drammatica interpretazione. In questo clima torbido ma patinato, i destini di Rachel, Megan e Anna a loro insaputa si incrociano: sono tutte messe in scacco da uomini che a volte si camuffano con un sorriso ed altre sono violenti, imprevedibili e pur di non togliere la maschera commettono azioni orribili.
Il ritrovamento del corpo di Megan, che porta un figlio in grembo, accende i riflettori della polizia su Rachel, che appare da subito poco credibile per i suoi comportamenti da stalker verso l’ex marito. Ma la donna, con la tenacia di chi il cuore non lo ha mai chiuso, si finge amica della defunta ed entra in contatto con il marito Scott (Luke Evans). Intraprende delle sue indagini… Si aprono scenari inaspettati. Megan “la sirena senza speranza”, così definita dal regista, non si è mai lanciata in nessun futuro perché il suo presente è condizionato da un passato doloroso e da un marito possessivo. E’ la più infelice, tenta di riaprire le sue ferite con un affascinante psicologo Kamal Abdic (Edgar Ramirez), eccitato dalla sua fisicità, ma ancor più dalla sua personalità disperata e fondamentalmente innocente. Anche Anna, la moglie di Tom, ha sogni infranti.
“Ognuna delle tre donne ha una storia centrata su qualcosa che in un modo o nell’altro non riescono a ottenere”, suggerisce Platt. “Per Anna è la vita perfetta di una famiglia perfetta; per Rachel mettere fine alla sofferenza per un divorzio che non ha mai accettato; e per Megan, la fuga da un passato che la perseguita”.
Sembra che le tre non abbiano nuove ragioni per vivere appieno il futuro, la maternità gioca nelle loro vite un ruolo logorante: di sicuro sono intrappolate in una grande scacchiera attraversata da passioni brucianti e da pericolosi sotterfugi raccontati attraverso salti temporali.
Ma in quel presente ingannevole, il dubbio in Rachel e Anna diventa presa di coscienza, con azione devastante capace di ristabilire la loro identità frantumata. Per amore, a loro sfugge infatti la visione d’insieme ed anche i soprusi si assiepano nella casualità degli eventi. Distanti per tutto il film e poi unite in un pathos doloroso, si apriranno nuovi percorsi di vita.
“Siamo legate per sempre ora tutte e tre, legate per sempre dalla storia che condividiamo”, dirà Rachel in un luogo di verità.

Paola Olivieri

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