SUBURBICON REGIA DI GEORGE CLOONEY

SUBURBICON

Regia:  George Clooney

03/09/2017 – Suburbicon, firmato da George Clooney, è sceneggiato dai due brillanti fratelli Coen ed interpretato da Julienne Moore e Matt Damon.

E’ ambientato negli anni 60, in una America perbenista, precisamente nell’idilliaca Suburbicon, piccola comunità gioiello di efficienza, abitata da una middle classe bianca, falsamente pacifica, che dietro i sorrisi  nasconde un forte razzismo.

Qui abita la rispettabile famiglia di Gardner Lodge, che subisce un’aggressione notturna da dei balordi: purtroppo, per una dose eccessiva di cloroformio, muore solo Rose, la paralitica moglie di Gardner.

Dopo l’accaduto l’uomo, il figlio Nicky (Noah Jupe) e sua cognata Margaret (Julianne Moore), gemella omozigota di Rose devono iniziare un nuovo percorso di vita.

Mentre tutta la comunità, incredula per l’accaduto, si stringe a questo nucleo familiare distrutto, si addensano nuvole di sospetti sulla famiglia afroamericana dei Meyers, da poco trasferitasi nella cittadina: il crescente malcontento verso questa presenza inaspettata, coalizzandosi con il fanatismo razziale, erigerà muri di divisione ai confini della loro abitazione.

La conflittualità assumerà una dimensione talmente apocalittica da sfociare in uno scontro violento, dove appare una comunità  incurante e  incapace di comprendere la spirale perversa di Gardner che furbescamente avvia un nuovo menage con  Margaret. Amarezza per il sogno americano che disgregandosi  cede alla frode assicurativa ed alla donna fatale portatrice di guai, che a sua volta intrappola un astuto quanto avido agente assicurativo.

Sono solo gli  occhi sinceri di Niki, l’unico a giocare con il bambino di colore, che simboleggiando la   purezza in quella comunità così  ambigua e classista coglie  la verità, fiutando  le strane coincidenze che sono dietro la morte della madre.

E’ a questo punto che la vicenda si complica  e prende il via il noir hollywoodiano stile anni 40, vestito di sarcasmo e di un effetto suspense capace di turbare: è chiara l’inconfondibile mano dei fratelli Coen, che si intreccia alle  graffianti denunce politico-sociali abilmente agganciate ai perversi meccanismi  di  Gardner Lodge.

Soluzioni efferate attenderanno chi ha osato tradire ed ingannare, nessuna speranza per gli abitanti di Suburbicon, il futuro è in mano ai due ragazzi che giocano travalicando gli steccati.

Paola Olivieri